In attesa di potermi nuovamente dedicare a questo blog, invito tutti i winelover a seguirmi su
Facebook, Twitter e Instagram.
A presto,
Francesco
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Francesco
Dopo un’assenza dovuta a viaggi, riflessioni e tanto lavoro sono finalmente tornato e lo faccio con un’anteprima.
Infatti domani inaugureremo la nuova cantina della tenuta salentina Masseria Altemura. Un grande progetto di cui vado fiero: ecco un’anticipazione!
A presto con news, foto e tanto altro!
Da lunedì, dopo qualche mese di viaggi più brevi e serrati, sono negli States per una decina di giorni scanditi da incontri commerciali, wine tasting e meeting.
Nonostante l’agenda davvero full, ad ogni ritorno in America sono felice e, preso da questo entusiasmo, appena atterrato a Miami, lunedì mi sono preso qualche ora di relax e non ho resistito ad una nuotata nell’Oceano… Sarà che comincia a sentirsi il bisogno di qualche giorno di vacanza…
Ora, visto che il mio viaggio di lavoro non si esaurisce in splendidi momenti conviviali…, sarà meglio che mi prepari per i primi appuntamenti di oggi:
tra poco il decollo per San Francisco e so che anche là starò benissimo. Verso l’aeroporto, questa la colonna sonora.
Martedì sera la nostra tenuta maremmana è stata teatro di un indimenticabile incontro di passioni, come il vino e la musica.
La Toscana, infatti, per il secondo anno consecutivo, sull’impronta del “Grand Crus Musicaux”, ospita “Melodia del Vino”, Festival che unisce le eccellenze enologiche regionali a quelle concertistiche internazionali, in esperienze uniche e che rendono possibile vivere l’armonia dei sensi a 360°.
Rocca di Montemassi (a Roccastrada, Grosseto), dopo le tappe a Villa Panna, Villa Malaspina, Tenuta Rocca di Frassinello, ha ospitato il violinista serbo Nemanja Radulovic e la pianista francese Laure Favre-Kahn, che hanno interpretato straordinariamente composizioni di Kreisler, Grieg, Franck e Saint-Saens.
Strepitosa in particolare l’interpretazione del venticinquenne Radulovic, che studia e vive a Parigi, considerato uno dei primi violini di Francia (ricordate il film “Il Concerto”?): infatti il numeroso pubblico, soprattutto francese, presente ha tributato lunghissimi applausi con richiesta di ben 3 bis finali. Virtuosismi e improvvisazioni hanno affascinato i presenti nel nostro “teatro-cantina” fino a mezzanotte inoltrata, in una magica armonia tra arte della musica e arte del vino.
L’Astraio, viognier in purezza elegante e fiorito di ginestra e acacia, arricchito di pesca bianca e sapidità, e il Sassabruna, connubio perfetto tra Sangiovese, Merlot e Syrah, ricco e avvolgente, speziato e accattivante, in degustazione per gli oltre 150 spettatori, hanno esaltato le suggestioni regalate dalle note.
A completamento di una serata splendida, gli intervenuti hanno visitato anche il nostro Museo della Civiltà Contadina e, a seguire, hanno apprezzato alcune tipicità gastronomiche grossetane: abbinamenti ideali tra vino, musica classica e macchia mediterranea.
La “Melodia”, in questo contesto, non è stata solo colonna sonora, ma elemento pregnante di un’unione tra suoni, profumi, sapori, paesaggio, natura e gusto del vino.
Ascoltare grande musica tra le botti dove silenziosamente si affinano i cru è stata un’esperienza unica, che speriamo si ripeta!
I prossimi due concerti saranno stasera a Castello Poggio alle Mura e domani a Petra (info@melodiadelvino.com): se potete, non mancate: guardate qui cosa vi perdereste!
La degustazione delle eccellenze di oltre 40 produttori di Friulano organizzata ieri a Roma dall’Ais è un’altra confortante prova del fatto che c’è curiosità intorno al vino.
La tappa romana di “Friulano in tour” è stata molto positiva anche per i vini di Ca’ Bolani e quindi la giornata è stata nel complesso ben spesa! Tra le 16 e le 21, infatti, almeno 300 “wine lover” hanno assaggiato il Friulano e molte delle altre etichette proposte: partecipare a questi appuntamenti è un’ottima opportunità di incontro tra pubblico/consumatore e vino.
In generale molto buoni i feedback sul Friulano -particolarmente apprezzato, e ne sono felice, anche il nostro per il suo equilbrio-, sorprendente per piacevolezza reale e -purtroppo- scarsa conoscenza generale del vitigno; sempre amato il Sauvignon friulano; visto il caldo, in pochi hanno assaggiato i Refosco e altri rossi in degustazione.
Il seminario sul Friulano che si è tenuto a metà pomeriggio è stato interessante come momento formativo sulla riconoscibilità dell’autoctono: a condurlo anche Giorgio Badin, Presidente del Consorzio delle DOC Friuli-Venezia Giulia e Mirko Bellini, direttore dell’Ersa. Dai loro interventi sono emerse le caratteristiche generali del vitigno, di cui negli ultimi anni si è molto parlato vista la diatriba sul nome ma che resta praticamente sconosciuto nella sua reale natura: dal Friulano prendono vita vini davvero sapidi, con un sentore mandorlato che spicca su profumi molto vari e che spaziano dalle nuance erbacee alla liquirizia, dai fiori da miele a molti altri. Questi vini danno il meglio dopo un periodo di affinamento in bottiglia che li rende estremamente fini, rotondi, vagamente cremosi e pienamente tipici.
Della degustazione svolta, al di là delle mie preferenze per quanto assaggiato, mi ha colpito la forte personalità di questo grande bianco italiano da far bere di più e diffondere con cura e costanza, che raggiunge il massimo della piacevolezza se accostato alle eccellenze gastronomiche regionali come il Montasio o il Crudo di San Daniele, ma anche -pensando all’estate- ad un’ottima Granseola o, quando disponibili, alle “moeche”…
Altre proposte?
Dopo un periodo come sempre ricco dei miei “classici” viaggi di lavoro e di riflessione sul da farsi nei prossimi mesi che saranno intensi e pieni di novità, eccomi di nuovo a condividere quello che mi piace del mondo che vivo quotidianamente, imprevisti, attese e sorprese compresi…
Stamattina, appena sveglio, ho saputo di un brutto temporale nell’astigiano: ho sentito subito l’azienda e, per fortuna, mi hanno detto che i vigneti non hanno subito danni. Oltre a questo, Corrado Surano –direttore della tenuta situata tra Asti e Portacomaro- mi ha raccontato i tratti salienti dell’ultima visita del nostro team tecnico: dal suo entusiasmo non posso che pensare che anche i vini che realizza ne traggano ottimi risultati!
Mercoledì mio fratello Domenico, Stefano Ferrante, Carlo De Biasi e, chiaramente, Corrado Surano hanno accompagnato Christophe Ollivier –consulente francese della Facoltà di Enologia di Bordeaux- in campagna e a visitare la cantina e si sono confrontati con lui su quali accorgimenti mettere in pratica per migliorare ulteriormente la qualità del nostro cru di Barbera, Masaréj, che nasce dai “vigneti del sindaco”.
Nonostante la superficie aziendale sia vitata soprattutto a vitigni aromatici come Moscato e Brachetto, durante l’ultimo focus-tour si è deciso di dedicarci soprattutto alla Barbera, vitigno autoctono da far conoscere e quindi apprezzare sempre di più non solo in Italia e dal quale nascono grandi rossi piemontesi.
In attesa di degustare gli esiti di questo lavoro e di assaggiare insieme questo vino, vi auguro buon week-end…! A presto!
Il Prosecco DOC Zonin 1821 e Brera, Riesling renano della Tenuta Il Bosco, ieri sera sono tornati protagonisti di un aperitivo a Milano.
Nella movida di Corso Garibaldi, il Bormioli Rocco Store ci ha accolti per condividere un momento di relax e degustazione e per presentare la campagna Più di un Dono, creata dalla Fondazione Più di un Sogno Onlus.
Ecco alcune immagini della serata…
Come già vi avevo anticipato qui, è partita la prima tasting list dell’anno, con una modifica: in vista dell’estate abbiamo pensato di proporvi un bianco, invece di un rosso; il Primitivo di Manduria DOC 2008 Altemura di Altemura della Masseria Altemura è stato sostituito con il Fiano, Salento IGT 2011, Masseria Altemura.
I vini, che so già essere arrivati, sono quindi:
Ringrazio i destinatari per i messaggi ricevuti e attendo le vostre osservazioni.
Buona degustazione a tutti!
Dopo un periodo full, finalmente riesco a segnalare un’iniziativa a cui tengo…
Il 27 maggio avrà luogo l’edizione 2012 di Cantine Aperte, la manifestazione organizzata da Movimento Turismo Vino. Questo è il più importante appuntamento in Italia dedicato agli appassionati che vogliono conoscere il vino da vicino, attraverso i suoi luoghi di produzione e le persone che vi lavorano. Nell’ultima domenica di maggio, circa 1.000 aziende accoglieranno gli enoturisti interessati a vivere un’esperienza diretta in cantina.
Come ogni anno anche Casa Vinicola Zonin parteciperà a questa iniziativa. Di seguito il programma della giornata che abbiamo organizzato a Gambellara:
Orari: dalle 10:00 alle 18:00
Costo: € 5,00 con bicchiere in omaggio
Inoltre vi proporremo un Mini corso di “wine tasting” tenuto dal Responsabile della nostra Enoteca in due sessioni, una alle 11.00, l’altra alle 15,30.
Al termine, si brinderà con un magnum di Prosecco 1821, sciabolato dal miglior partecipante del corso.
Per gli amanti delle attività all’aria aperta, l’alternativa è un tour tra le vigne e le colline storiche di Gambellara (h 10:30 – 12:30 – 14:30 – 16:30).
Il percorso prevederà una sosta in un punto panoramico tra i vigneti dove si potrà degustare il vino locale prodotto da uve Garganega che un sommelier offrirà in abbinamento a prodotti tipici.
Costo € 5,00, prenotazioni obbligatorie al numero 0444-640224.
Vi aspettiamo!